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Martedì 19 febbraio 2008 - LIVELLO 1 PASSA AL LIVELLO 2: 19,99 euro al mese subito con carta di credito o bonifico bancario
DETTAGLI DEI PORTAFOGLI al 15 febbraio 2007
ETF ITALIA - caratteristiche: portafoglio che investe in tutti i paesi del mondo, costituito esclusivamente da ETF, in media 15-20 fondi, quotati tutti sul mercato italiano, e facilmente reperibili con qualsiasi intermediario online. BIG MONEY - caratteristiche: portafoglio composto costantemente da soli quattro titoli, quotati sul Nyse e Nasdaq, selezionati tra i più performanti degli ultimi mesi, e cambiati ogni quattro settimane, utilizzando sofisticate tecniche di screening computerizzato finalizzato al momentum e applicando sei rigidi criteri alla selezione, in modo da evidenziare i titoli “top” di ogni settore. TOP ANALISTI - caratteristiche: portafoglio composto in media da 50-80 azioni internazionali, quotate sul Nyse e Nasdaq, realizzato replicando le raccomandazioni di acquisto e vendita provenienti da un pannello di oltre 20 tra i migliori analisti mondiali, selezionati tra coloro che si sono distinti nel tempo nelle principali classifiche internazionali. TOP VALUE & GROWTH - caratteristiche: portafoglio compostio in media da 8-12 azioni internazionali, che privilegia i titoli con i price earning più contenuti, realizzato utilizzando sofisticate tecniche di screening computerizzato e applicando sei rigidi criteri alla selezione, in modo da evidenziare i titoli “top” di ogni settore. CLICCA E CONSULTA I PORTAFOGLI DEGLI ANALISTI IN FORMATO PDF E EXCEL
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Gentile abbonato, la settimana appena trascorsa ha evidenziato diffusi recuperi sui principali mercati azionari internazionali. In particolare, nella seduta di ieri le borse europee hanno vissuto una giornata all'insegna di ottimi rialzi, guidati da una mutata percezione da parte degli investitori sulla situazione economica generale. Gli operatori, attratti dalle interessanti quotazioni raggiunte dai titoli dopo le recenti correzioni, hanno acquistato fortemente su tutti i mercati, in una giornata in cui Wall Street è rimasta chiusa per festività. Ancora una volta i rialzi sono stati generati da notizie provenienti dai paesi emergenti. Nella giornata di ieri infatti il primo ministro del Qatar, ha dichiarato in una intervista concessa a Bloomberg che il fondo sovrano del suo paese ha acquistato sul mercato azioni della banca svizzera Credit Suisse, a causa delle quotazioni sacrificate del colosso svizzero. Il titolo ha subito reagito con un rialzo di +2,7%. Nell'intervista, il primo ministro ha indicato di avere stanziato una cifra pari a 15 miliardi di dollari per acquisti in borsa di titoli di banche europee e americane. Sempre ieri una importante banca della Corea del Sud ha annunciato di essere intenzionata ad acquistare circa un milione di azioni della americana Merill Lynch direttamente dal fondo sovrano di Singapore. Le notizie di acquisti sui titoli bancari hanno galvanizzato tutto il settore, con diffusi rialzi in un ritrovato ottimismo. Da parte nostra continuiamo a ritenere ciò che stiamo sostenendo da molte settimane: la ripresa dei mercati azionari con buona probabilità partirà nuovamente proprio da quei settori che hanno generato le flessioni e cioè dal settore bancario e immobiliare. Non bisogna dimenticare che negli Sati Uniti le abitazioni costano oggi in media circa il 20% in meno rispetto ad un anno fa, mentre i tassi sui mutui si sono notevolmente abbassati. Dal momento che questo favorevole binomio è destinato a continuare nei prossimi mesi, è possibile che si crei nuovamente tra le famiglie americane il desiderio di investire in immobili a prezzi più vantaggiosi, specie se la Fed dovesse continuare nella sua politica espansiva di riduzione dei tassi. Prospettive positive da parte degli analisti Anche gli analisti continuano a mantenere una visione positiva di lungo termine. John Buckingham, uno degli analisti da noi monitorati, famoso per le elevate performance conseguite nel corso degli ultimi 20 anni, con oltre 21% annuo composto, ha annunciato nei giorni scorsi che la sua Buy List ha raggiunto la cifra record di oltre 225 titoli, un livello mai raggiunto in precedenza che, secondo l'esperto, testimonia una situazione di prezzi molto favorevoli per acquisti di medio lungo periodo. Venerdì scorso, Mark Hulbert, noto editore della omonima classifica degli analisti Usa, ha segnalato che da un recente studio effettuato si evidenzia che le newsletter con i migliori risultati di lungo periodo sono oggi molto più rialziste sul mercato americano rispetto a quelle con i peggiori risultati. Considerando la teoria che di solito i Top performer hanno sempre avuto nel passato più ragione rispetto a quelli con i risultati peggiori, questo fatto è una buona notizia per l'andamento della borsa Usa nel prossimo futuro. Anche se con molta probabilità la volatilità di breve termine è destinata a rimanere elevata, continuiamo a mantenere intatta la nostra disciplina operativa sapendo che le correzioni di breve termine sono il prezzo che si deve pagare per ottenere risultati superiori nel corso degli anni. Venerdì scorso, il noto portale finanziario Usa Motley Fool ha pubblicato un interessante articolo dal titolo: "Siamo alle soglie di una recessione? Chi se ne importa?" In questa nota si evidenzia come dal 1945 ad oggi gli Stati Uniti abbiamo vissuto ben 11 recessioni, di una durata media di 10 mesi ciascuna. Ebbene, nonostante questo, da quella data ad oggi il mercato azionario Usa ha evidenziato una performance di circa il 12% annuo per le small cap e 10,5% per le blue chip. Non sappiamo se questa che stiamo vivendo sarà la dodicesima recessione, ma dal momento che questo è stato ininfluente per le performance di lungo periodo, è meglio concentrarsi ancora una volta sui fondamentali dellle aziende e su questa base proseguire e lavorare con le nostre strategie di investimento. Focus sui dividendi Titolo 1: cedola 5,9% Nel corso degli ultimi giorni abbiamo incassato diversi dividendi. Il più interessante è quello ricevuto al 14 febbraio dal leader americano del carbone. Stiamo parlando di Alliance Resource Partners LP, quotato al Nyse con simbolo ARLP. Questa società è una delle nostre favorite in quanto opera in uno dei business più solidi e prevedibili, ed è una di quelle partecipazioni che non dovrebbe mai mancare in ogni portafoglio diversificato. Finchè non si troveranno fonti alternative, il carbone resterà come una delle fonti primarie per la produzione di energia, ed è la principale ancora oggi negli Stati Uniti. La società ha ancora una volta aumentato il dividendo, portando avanti una strategia di generosa remunerazione ai propri azionisti in atto già da molti anni. Dal 1999 l'azienda ha infatti sempre aumentato il dividendo che oggi ha raggiunto il livello record di 5,9% annuo. Abbiamo il titolo in portafoglio dal 9 gennaio del 2007 ad un prezzo di carico di 33,72 dollari, che corrisponde ad un guadagno di +15%, che va ad aggiungersi agli ottimi dividendi incassati, portando il guadagno complessivo ad oltre il 20%. La società ha riserve di carbone per oltre 633 milioni di tonnellate e opera con miniere proprie in Kentucky, Illinois, Indiana, Maryland e West Virginia. Il price earning è pari a 10,23 volte gli utili attesi per il 2008 e James Early, uno degli analisti che compongono il pannello di esperti monitorati, attribuisce alla società un target pari a 45 dollari, con un potenziale di breve termine pari a +16,3% dai valori attuali, senza considerare gli elevati dividendi previsti. Il titolo è BUY e va acquistato in un'ottica di diversificazione, in uno dei business più stabili e sicuri. Titolo 2: dividendo 3,6% Il secondo dividendo trimestrale incassato venerdì scorso proviene da PASSA AL LIVELLO 2. La società, fondata nel lontano 1889, è una delle banche storiche americane, con quasi 50.000 dipendenti e 2800 tra filiali e sportelli automatici. Nel corso degli ultimi mesi il titolo ha sofferto in maniera pesante in seguito alle conseguenze della crisi dei mutui, anche se dai minimi del mese scorso la quotazione mostra un progresso pari a +40%. Il dividendo è stato ridotto al 3,6% annuo e proprio ieri, John Buckingham ha rivisto il suo target a medio lungo periodo a 31 dollari, con un potenziale pari a +82,2% mentre IQT attribuisce alla società un target pari a 29 dollari, con un potenziale pari a +70,4%. Visti gli elevati potenziali e il ritrovato ottimismo sui titoli bancari, questa società potrebbe essere una buona scommessa per cavalcare il possibile recupero del settore in un orizzonte più lungo. Titolo 3: una potente macchina da reddito Il terzo dividendo si riferisce ad un titolo di cui abbiamo ampiamente parlato nel corso delle precedenti edizioni. La società è una delle grandi multinazionali del settore farmaceutico. Fondata nel 1888, l'azienda conta oggi una copertura su tutti i continenti, con quasi 67.000 dipendenti e un valore di 93,5 miliardi di dollari. Ben tre analisti da noi monitorati concordano attualmente sulle potenzialità future dei prossimi 3-5 anni, attribuendo per questa società target e obiettivi elevati. Secondo Jeremy Siegel, docente in Finanza alla Wharton School of the University of Pennsylvania a Philadelphia, la società è al secondo posto assoluto tra le venti società facenti parte dell'indice S&P500 che hanno realizzato le maggiori performance nel corso degli ultimi 50 anni. Nell'edizione di martedì 15 gennaio avevamo preparato uno specifico studio su questa società, che ci ha portato a considerazioni di grande importanza. Riportiamo oggi la tabella con le quotazioni aggiornate a venerdì scorso: da 100.000 a oltre 2.000.000 in 25 anni
Nello sviluppo qui sopra, abbiamo considerato un investimento fatto al 16 aprile del 1983 (data dalla quale abbiamo reperito la serie storica). In quella data il prezzo di questo titolo farmaceutico era pari a 42,38 dollari e abbiamo pertanto acquistato 2359 azioni. Nel corso degli anni, questa azienda ha effettuato 4 split, in ragione di una nuova azione ogni vecchia posseduta, rispettivamente nel 1986, nel 1990, nel 1992 e nel 1998. Senza fare nuovi acquisti ci siamo ritrovati oggi, a causa delle assegnazioni gratuite, con 37.774 azioni, che al prezzo di chiusura di venerdì scorso corrispondevano ad un capitale milionario di 2.172.005 dollari. Con un dividendo di 1,30 dollari annui per azione (0,325 trimestrale) otteniamo una rendita di 49.106 dollari annui pari al 49% annuo del capitale originariamente investito, senza considerare una distribuzione straordinaria nel solo 2004 di 146.185 dollari. Complessivamente, al capitale di 2.172.005 dollari maturati, vanno ad aggiungersi 560.523 dollari di soli dividendi, cinque volte il capitale investito solo in termini di cedole. Per questa azienda, John Buckingham ha appena rivisto al rialzo il target a 96 dollari, con un potenziale pari a +67% dai prezzi attuali, mentre IQT Trend vede il titolo a 93 dollari con un target a + 61%. Jason Napodano, analista di Zacks, guarda più al breve termine e attribuisce al titolo un potenziale pari a +13% già nei prossimi 6 mesi. Il titolo presenta quindi una tendenza rialzista sia nel breve che nel medio lungo termine. Comprare quindi in apertura di mercato Usa il titolo. La nuova raccomandazione di oggi - investire come Warren Buffet Il nuovo titolo su cui focalizziamo l'attenzione di oggi, venerdì scorso ha evidenziato un incredibile balzo in avanti di quasi il 7% in una sola seduta, dopo che sui mercati è giunta la notizia che Warren Buffet, ha accumulato azioni nel corso degli ultimi mesi ed è diventato oggi il maggiore azionista, con una quota rilevante di 8,6% dell'intero capitale. Il magnate americano, maggiore azionista di alcune delle maggiori aziende al mondo tra le quali Coca Cola, attualmente uno degli uomini più ricchi al mondo, deve le sue fortune esclusivamente al suo talento negli investimenti in borsa. In oltre 45 anni di investimenti, la sua holding Berkshire Hathaway è diventata il titolo più caro a Wall Street. Per comperare una sola azione di questa società sono oggi necessari 143.500 dollari. Se pensiamo che nel 1962 Buffet ha incominciato ad acquistare il titolo a soli 6 dollari, ci rendiamo conto perchè i mercati guardano sempre con grande attenzione alle mosse del finanziere. I prezzi bassi degli ultimi mesi non sono sfuggiti a Buffet, che con la sua solita discrezione e disciplina, ha nel frattempo accumulato partecipazioni in alcune delle migliori aziende mondiali tra le quali anche quella di cui parliamo oggi. Ciò che sorprende maggiormente è che anche in questo caso il business è uno dei più tradizionali e solidi, a testimonianza che i grandi affari spesso si fanno scommettendo su primarie società a sconto che abbiamo ogni giorno davanti agli occhi. La società di cui parliamo oggi è PASSA AL LIVELLO 2, quotata al Nyse. Prima del 2000, l'azienda faceva parte del colosso mondiale Altria Group Philip Morris, che in seguito decideva di quotare separatamente la multinazionale. La società opera nel settore alimentare e delle bevande in tutto il mondo, con sedi negli Stati Uniti, Canada, Europa, America Latina, Asia, Africa e Medio Oriente. Si tratta di un colosso da quasi 50 miliardi di dollari che vanta tra i suoi prodotti alcuni dei marchi più prestigiosi del settore. Solo in Italia la società commercializza dal 1964 oltre 13 marchi alimentari tra i più conosciuti e apprezzati. Fare la spesa da azionisti: +1120% La società in borsa è stata molto generosa per gli investitori. Nel corso degli ultimi 20 anni, gli azionisti hanno conseguito un guadagno record di +1120%, moltiplicando per oltre undici volte il capitale investito, senza considerare tutti i dividendi distribuiti ogni anno fino ad oggi. Sicuramente, come ha fatto Buffet in questi ultimi mesi, è meglio fare la spesa da azionisti, sapendo che ogni acquisto che viene effettuato in ogni parte del mondo genera un flusso di redditi e utili per l'azienda. I prezzi bassi di questi giorni costituiscono un'occasione unica di partecipare ad un business così importante e globale. Secondo il giornale China.com, la multinazionale ha appena pianificato un forte aumento della presenza in Cina e in India nei prossimi dieci anni per diversificare maggiormente i ricavi e per approfittare del grande sviluppo e crescite del PIL di quelle specifiche aree del mondo. Gli analisti sono particolarmente positivi sulle prospettive del titolo. James Early, analista di Motley Fool, attribuisce alla società un potenziale a breve pari a +31%, mentre Matt Arnolds, analista di Edward Jones, ha dichiarato in una recente intervista a Reuters che la società è una primaria azienda con marchi di grande qualità, con margini operativi depressi che offre al momento un valore significativo, specialmente se il management sarà in grado di aumentare la profittabilità e guidare in contemporanea l'innovazione dei prodotti. Con Warren Buffet al timone, non abbiamo dubbi che questo accadrà. Il titolo è un BUY e va acquistato oggi in apertura di mercato Usa.
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La prossima edizione è prevista per martedì 26 febbraio 2008 LMR nell' esercizio della sua attività di consulenza esprime opinioni, pareri e considerazioni sui mercati che non possono in alcun modo essere considerati come raccomandazioni di acquisto o vendita di titoli, di valute o di operazioni immobiliari. LMR prepara le analisi, gli studi e gli elaborati sulla base di informazioni provenienti da fonti indipendenti e ritenute autorevoli. Non vi e' comunque alcuna garanzia che le previsioni contenute negli elaborati si verifichino puntualmente. LMR non si assume quindi alcuna responsabilità su eventuali perdite derivanti da acquisti o vendite effettuati dalla clientela a seguito della lettura e interpretazione degli elaborati di volta in volta allestiti. Tali reports devono quindi essere utilizzati dalla clientela unicamente come mezzo per l' ampliamento delle proprie conoscenze nei diversi settori considerati. Per cancellare la propria adesione al secondo livello inviare una email a info@strategyinvestor.com con una richiesta in tal senso |
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