Strategyinvestor Home Page

Martedì 22 dicembre 2015 - Numero 594 - LIVELLO 1

  • Ogni martedì riceverai via email la nostra newsletter con i portafogli elaborati dalla London Market Research Ltd, seguendo le indicazioni provenienti da alcuni dei migliori analisti mondiali e tradotte in lingua italiana dalla nostra sede di Londra ed in più:

  • Analisi dettagliata della performance degli analisti.

  • Commento sui mercati con sintesi del sentiment degli analisti, Report sui titoli oggetto di raccomandazione, Pannello analisti in continua evoluzione, in base alle performance e al ranking dei portafogli monitorati, Nessun vincolo! Possibilità di cancellazione dell'abbonamento in qualsiasi momento, anche dopo il primo mese.

DETTAGLI DEI PORTAFOGLI al 18 dicembre 2015

Etf  Italia
Top Analisti
Top Dividend
Trading Avanzato
mercato
Milano
Nyse - Nasdaq
Nyse - Nasdaq
Nyse - Nasdaq
performance *
+57,5%
+136,9%
+41,2%
+1.242,0%
indice S&P500
.
+115,2%
+115,2%
+59%
* Etf Italia, Top Analisti e Top Dividend performance dal 01/01/2009 - Trading Avanzato dal 26/11/2004

ETF ITALIA - Incluso nell'iscrizione di Secondo Livello - Portafoglio globale che si propone di ottenere crescite superiori al mercato nel medio lungo periodo, con una attività di trading moderata. Il modello è composto esclusivamente da ETF e fondi chiusi, tutti quotati sul mercato italiano, e facilmente acquistabili con qualsiasi banca o intermediario di trading online.

TOP ANALISTI  - Incluso nell'iscrizione di Secondo Livello - Portafoglio globale, che si propone di ottenere una combinazione di dividendi in costante crescita e capital gain superiori al mercato nel medio lungo periodo, con una attività di trading moderata. Il modello è composto da azioni internazionali di vari paesi, quotate sul Nyse e Nasdaq. Nella composizione del modello vengono privilegiati i titoli più raccomandati da un pannello di oltre 25 tra i migliori analisti e broker internazionali, presenti nelle principali classifiche di rating e di performance.

TOP DIVIDEND - Incluso nell'iscrizione di Secondo Livello - Portafoglio aggressivo, che si propone di ottenere forti crescite nel medio lungo periodo, investendo su titoli ad elevato dividendo. E' composto costantemente dai dieci titoli, quotati sul Nyse e Nasdaq, con il dividend yield più elevato. I titoli vengono sostituiti ogni mese, utilizzando sofisticate tecniche di screening e applicando rigidi criteri alla selezione, in modo da evidenziare i titoli “Top” di ogni settore.

TRADING AVANZATO - Incluso nell'iscrizione di Terzo Livello - Questo particolare modello si compone costantemente di sei titoli internazionali quotati sul mercato Usa, selezionati in base alle raccomandazioni di un pannello di importanti broker e analisti internazionali. Alle attuali quotazioni di borsa queste società risultano sottovalutate rispetto al mercato e presentano forti prospettive in termini di performance, solidità del business, e crescite dei dividendi. I titoli vengono monitorati e aggiornati ogni giovedì. Il portafoglio ricerca i titoli più "alla moda", inseguendo il trend al rialzo e vendendo rapidamente quelle posizioni che non sono più allineate ai requisiti di crescita richiesti.

CLICCA QUI SOTTO E SCARICA I PORTAFOGLI DEGLI ANALISTI IN FORMATO PDF

PAGINA PERSONALE ABBONATI clicca qui per rinnovi abbonamenti e fatture
ARCHIVIO STORICO REPORT clicca qui per scaricare tutti i report precedenti
ETF ITALIA
TOP ANALISTI clicca qui per scaricare il portafoglio Top Analisti
TOP DIVIDEND clicca qui per scaricare il portafoglio Top Dividend
TRADING AVANZATO SETTIMANALE PASSA AL LIVELLO 3
   

IL COMMENTO SETTIMANALE SUI PORTAFOGLI

a cura di Paolo Crociato

Paolo Crociato

Gentile abbonato, 

Dieci titoli con maxi dividendi al 9,1% annuo, a cedole trimestrali e mensili. Nel report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento mensile del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto dai dieci titoli Usa con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione.

La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da maggiore nervosismo per i principali mercati azionari internazionali, sulla scia della debolezza del prezzo del petrolio e dopo la decisione della Fed di alzare i tassi di riferimento dello 0,25%. In questo contesto, l'indice S&P500 ha chiuso venerdì scorso a 2005,55 punti, in ribasso dello 0,33% dalla settimana precedente, dopo aver toccato un picco massimo a 2.073,07 giovedì 16 dicembre, giorno della delibera della Banca Centrale Usa. Storicamente, ogni intervento al rialzo sui tassi è stato accompagnato da un aumento della volatilità per le borse. Secondo uno studio di Goldman Sachs, nel passato le azioni hanno evidenziato maggiore turbolenza nei mesi immediatamente seguenti ad incrementi dei tassi, per poi chiudere al rialzo nei mesi successivi. Nel 1994 ad esempio, l'indice S&P500 evidenziava un calo del 4,8% nei tre mesi successivi (da febbraio a maggio) al rialzo dei Fed Funds. Nei tre mesi (da luglio ad ottobre) del 1999, l'indice mostrava una flessione dell'1,3%. Le perdite nel 2004 (da giugno a settembre) ammontavano allo 0,6%.  Queste temporanee flessioni hanno sempre creato interessanti opportunità di acquisto di medio termine, in quanto in tutti i casi esaminati le successive performance sono state generalmente positive. Secondo Fidelity, la crescita media della borsa ha superato il 10% dopo 12 mesi e il 15% dopo 24 mesi da ogni rialzo dei tassi (vedi grafico).

1

In una fase di possibile maggiore volatilità a breve termine, la componente "reddito" dei portafogli acquisirà maggiore importanza nei prossimi mesi, con i dividendi che sono destinati ad una maggiore incidenza nella composizione della performance complessiva. In questo contesto, continuiamo a privilegiare società leader, caratterizzate da lunghi track record di crescite di utili e dividendi, potenzialmente in grado di fornire flussi stabili di entrate, indipendentemente dall'andamento di breve termine dei mercati azionari. Dopo l'aggiornamento di martedì scorso, che includeva una dettagliata analisi dei due portafogli Top Analisti ed ETF Italia, l'edizione di oggi è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo. Questo portafoglio, partito nel settembre di 15 anni fa, ha messo a segno una performance complessiva record, pari a +559%, contro +91% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo, confermando l'efficacia delle strategie a dividendo nel lungo termine. Top Dividend è un potente strumento che permette di beneficiare di una elevata rendita passiva, con oltre 40 incassi annui derivanti da dividendi, abbinata a potenziali capital gain di medio termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato.

Due notizie di rilievo caratterizzano il nostro nuovo portafoglio di oggi, valido per il mese di gennaio 2016. La prima notizia è la decisione di AT&T di incrementare il dividendo da 1,88 dollari per azione a 1,92 dollari, con una crescita del 2,1% ed una redditività del titolo che sale al 5,7% annuo. Si tratta del trentaduesimo anno consecutivo di aumenti del dividendo, che conferma l'attenzione dei vertici societari nei confronti degli azionisti. Il prossimo dividendo trimestrale, che include il recente incremento, sarà pagato il prossimo 1 febbraio 2016, agli azionisti registrati a libro soci il prossimo 8 gennaio (ex cedola). Riconfermiamo il nostro giudizio positivo sul titolo e manteniamo in portafoglio con un rating BUY. La seconda notizia riguarda Kinder Morgan, che ha deciso di tagliare il dividendo del 75%, sulla scia della perdurante debolezza del prezzo del petrolio che sta penalizzando diverse società del settore. Il dividendo passerà da 2,04 dollari per azione a 0,50 dollari per azione, con una redditività del titolo che scende fortemente dal 13,4% precedente, al 3,3% annuo, classificandosi al decimo posto per rendimento tra i titoli del portafoglio. Generalmente, in condizioni di mercato normali, avremmo subito venduto il titolo per sostituirlo con un nuovo titolo caratterizzato da dividendi più elevati. Tenuto però conto del prezzo del petrolio attestato ai minimi degli ultimi anni e del target elevato per la società fissato dagli analisti (+38,7% di potenziale a 6-12 mesi), manteniamo in portafoglio il titolo anche per questo mese puntando ad un possibile rimbalzo. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando agli investitori una continuità di entrate durante tutti i mesi dell’anno, indipendentemente dall'andamento degli indici di borsa. Per questa ragione, gli investitori a dividendo preferiscono mantenere una strategia indirizzata al Buy and Hold. Autorevoli studi confermano l'importanza dei dividendi nel lungo termine:

50 anni di borsa - Analisi incidenza dei dividendi

Per analizzare l'incidenza dei dividendi sulle performance di lungo periodo, abbiamo considerato l'andamento storico dell'indice S&P500 degli ultimi 50 anni (ottobre 1965 - ottobre 2015), escludendo ed includendo i dividendi nel calcolo. L'indice S&P500 è uno dei più importanti, e raggruppa le 500 aziende Usa maggiormente capitalizzate. Come si evidenzia dalla tabella sotto (fonte dqydi.net), la performance storica dell'indice nel periodo è stata pari a +2.166% senza considerare i dividendi, per un tasso annuo composto pari al 6,4%. Aggiungendo al conteggio il reinvestimento dei dividendi, la performance complessiva quadruplica e passa a +9.940%, per un tasso annuo composto pari al 9,7%. In sintesi, gran parte dei guadagni in borsa negli ultimi 50 anni sono stati ottenuti dal costante reinvestimento dei dividendi.

2

Perchè i dividendi contano - Analisi storica Guinness Atkinson Funds

Secondo uno studio realizzato da Guinness Atkinson Funds, che prende in considerazione un periodo di 60 anni di borsa, più si allunga il mantenimento dei titoli in portafoglio e più i dividendi contano nel totale delle performance generate.

1

Dal 1940 al 2011, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. Considerando invece l'intero periodo analizzato, dal 31 dicembre 1940 al 31 dicembre 2011, i dividendi reinvestiti costantemente hanno contato per oltre il 90% della performance complessiva. Un capitale di 100 dollari investito nel 1940 è diventato circa 174.000 dollari alla fine del 2011 con i dividendi reinvestiti, contro circa 12.000 dollari senza considerare i dividendi.

2

Performance storica dei titoli a dividendo - Analisi Global X

I dati storici di lungo periodo vengono confermati anche per gli ultimi anni da uno studio sui titoli a dividendo effettuato da Global X, primario operatore Usa nel settore degli ETF. La società ha preso in considerazione l'intero panorama dei titoli quotati sulla borsa Usa, ripartendo i titoli selezionati in sei gruppi composti ciascuno da 60 titoli in base al dividendo, partendo da dividendo 0%, dividendo tra il 2% e il 6%, dividendo tra il 6% e il 10%, dividendo tra il 10% e il 17% ed infine dividendo oltre il 17%. Questa metodologia è stata applicata per ciascuno degli ultimi 10 anni, dal 2003 al 2012 compreso. Secondo i risultati di questa analisi, i titoli a maggiore dividendo hanno battuto i titoli senza dividendo in quasi tutti i periodi considerati (vedi grafico sotto, confronto tra titoli senza dividendo, indice S&P500 e titoli a dividendo, fonte Global X).

1

Boom della domanda di nuovi strumenti a rendita passiva

Secondo l' Ufficio Censimento degli Stati Uniti, il 13% della popolazione americana già oggi è classificata come "pensionata", con un'età media superiore ai 65 anni. Considerato che la speranza di vita media negli Usa è pari a 79 anni, per mantenere adeguato il tenore di vita precedente, questa parte della popolazione deve vivere per decenni con le rendite periodiche ottenute dai propri investimenti. Con un numero sempre maggiore di persone nate tra il 1946 e il 1964 che stanno entrando ogni giorno in questa categoria, la domanda di prodotti ad elevata rendita o dividendo dovrebbe evidenziare forti crescite nei prossimi anni. Il grafico sotto evidenzia il trend di crescita della popolazione over 65 negli Usa nei prossimi anni. Secondo le ultime proiezioni, nel 2050 il livello degli ultrasessantacinquenni arriverà a sfiorare il 30% dell'intera popolazione. In pratica, ciascun lavoratore attivo avrà in carico un pensionato, con importanti ripercussioni sul fronte sociale. Su queste basi i dividendi costituiranno nel futuro una importante fonte di produzione di redditi aggiuntivi. Selezionando titoli in grado di produrre una rendita passiva elevata nel corso di tutti i mesi dell'anno, il nostro portafoglio Top Dividend risponde oggi alla crescente richiesta di questi strumenti.

1

Dogs Of The Dow - La base di partenza della nostra strategia operativa

Sulla base delle analisi storiche che evidenziano l'effettiva importanza dei dividendi, il nostro portafoglio Top Dividend è nato nel 2000 da una evoluzione e rivisitazione di "The Dogs of The Dow", una popolare strategia di Michael O'Higgins. Creata nel 1991, questa tecnica si propone di selezionare i dieci titoli del Dow Jones Industrial con il dividend yield più elevato mantenendoli in portafoglio per un anno intero senza modifiche. Higgins nei suoi studi aveva notato che in un orizzonte di medio termine i titoli selezionati mediante questa metodologia ottenevano costantemente performance superiori al mercato. Complessivamente, dal 1973 ad oggi la strategia ha messo a segno un rendimento annuo composto pari a +17,7%, contro una performance dell’indice Dow Jones pari a +11,9% annuo nel periodo. In particolare:

Durante la bolla tecnologica degli anni novanta, i titoli ad alto dividendo “Dogs of the Dow” hanno evidenziato una performance di +28,4% nel 1996, +22,2% nel 1997, +10,7% nel 1998 e +4% nel 1999

Durante il mercato fortemente negativo del 2000-2002, i Dogs hanno messo a segno un rialzo di +6,4% nel 2000, seguito da una perdita di –4,9% nel 2001 e –8,9% nel 2002, con un risultato nettamente superiore a quello ottenuto dai principali indici azionari

Nel 2003, i titoli ad alto dividendo del Dow hanno ottenuto un altro risultato record, con una crescita di +28,4% e segnando un nuovo massimo storico

Nel 2004 ulteriore crescita, con +4,4% seguito da una perdita del 5,1% nel 2005

Nel 2006 il portafoglio ha fatto segnare un nuovo massimo storico, con un guadagno record di +30,3%

Dopo una performance piatta registrata nel 2007, il 2008 e 2009 hanno visto i Dogs scendere in maniera più decisa, in linea con la crisi internazionale dei mutui subprime e con l’andamento negativo di tutte le borse mondiali

Il 2010, 2011 e 2012, hanno fatto segnare nuovamente risultati positivi per i Dogs, con performance rispettivamente pari a +20,5% , +12,2% e +9,7%.

Nel 2013 i Dogs hanno nuovamente evidenziato una performance record, con una crescita di +30,3%.

Nel 2014 i Dogs hanno chiuso positivamente, con un progresso di +10.5%

Portafoglio Top Dividend - Affinamento della metodologia di selezione

Dopo aver analizzato i risultati conseguiti dalla strategia dei Dogs, ci eravamo chiesti se fosse stato possibile migliorare ulteriormente le performance con opportuni adattamenti della tecnica. Dopo diversi test, analisi e simulazioni al computer, abbiamo quindi creato un portafoglio potenzialmente in grado di sfruttare in maniera più efficace la strategia di Higgins. Affinando la metodologia dei Dogs, il Top Dividend seleziona i dieci titoli ad alto dividendo muovendosi non solo all’interno delle maggiori Blue Chips, ma esplorando anche il ricco mondo delle Small Cap, tendenzialmente più performanti nel medio lungo termine ed attuando una revisione mensile (anziché annuale) dei titoli presenti in portafoglio. Applicando questi parametri, negli ultimi 15 anni siamo riusciti a migliorare ulteriormente le performance rispetto al modello iniziale. Partendo da queste considerazioni, presentiamo il nuovo portafoglio Top Dividend, che raggruppa i dieci titoli del listino Usa con i dividendi più elevati, da acquistare oggi e validi per i prossimi 30 giorni. Le performance di lungo termine ottenute da questo modello negli anni confermano la validità e l’importanza delle cedole. Si tratta di una strategia potente e facile da seguire, caratterizzata da pochi trading mensili (in media tra due e tre compravendite al mese), che sta raccogliendo attenzioni crescenti da parte dei nostri abbonati, che utilizzano il Top Dividend assieme ad altri investimenti per incrementare le entrate mensili. I dieci nuovi titoli che abbiamo selezionato per il report di oggi offrono complessivamente livelli cedolari elevati, con un rendimento medio annuo pari al 9,1% ed un price earning medio pari a 10,2 volte, rispetto ai multipli offerti dall’indice S&P500, che presenta dividendi al 2,2%, ed un price earning a 15,8 volte. Secondo i dati di Back Test, dalla partenza di settembre 2000 ad oggi, il portafoglio ha messo a segno un rendimento record, pari al 13,6% annuo composto, contro una performance dell'indice S&P500 pari al 4,5% annuo nello stesso periodo. Il rendimento cumulativo del modello è stato pari a +559%, contro +91% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo. In sintesi, il nostro pacchetto di dieci titoli ad alto dividendo ha ottenuto negli anni una performance complessiva superiore di oltre 6 volte rispetto alla borsa. Dalla partenza, un capitale di 12.000 dollari investito in parti uguali nei dieci titoli del Top Dividend, è diventato ad oggi ben 80.502 dollari, contro soli 23.378 dollari ottenuti dall’indice S&P500 nello stesso periodo. Con una redditività elevata, e una media di oltre 40 cedole annue distribuite ai partecipanti, Top Dividend si propone di ottenere un mix di dividendi e performance superiori nel corso di un intero ciclo di mercato.

1

Per visualizzare e stampare i dati completi del Back Test della performance dal 2000 ad oggi in formato PDF cliccare su: http://www.strategyinvestor.com/r/top_dividend_performance.pdf  Vediamo ora nel dettaglio il nuovo portafoglio Top Dividend per il mese in corso

Dividendo 9,1% - I dieci titoli da acquistare oggi per il portafoglio Top Dividend

(per visualizzare tutti i nomi dei titoli PASSA AL LIVELLO 2)

1

Come si evidenzia dalla tabella, la nuova selezione dei dieci titoli conferma rendimenti particolarmente elevati, con un dividendo medio pari al 9,1% annuo. La tabella, contiene diversi indicatori fondamentali, per permettere ai nostri abbonati di effettuare ulteriori analisi e approfondimenti. La tabella include tutti i principali multipli per ciascun titolo, tra cui l’indicatore Beta a 60 mesi. Il Beta è il coefficiente che misura il comportamento di un singolo titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo assume storicamente rispetto alle variazioni del mercato. Un Beta maggiore di uno evidenzia oscillazioni di un titolo superiori al mercato, mentre un Beta inferiore ad uno mostra movimenti del titolo inferiori alle variazioni del mercato. Attualmente il Beta medio del portafoglio è pari a 0,7, con una rischiosità inferiore del 30% rispetto al mercato. Questa indicatore si aggiunge a due ulteriori colonne di analisi che riportano per ciascun titolo il target medio a 12 mesi rilevato dagli analisti e il potenziale di guadagno in termini percentuali. In aggiunta ai target, i nostri lettori possono consultare altri indicatori fondamentali presenti nella tabella, come il price earning, i giudizi dei broker e la percentuale di Pay Out relativa al dividendo. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo.

Obiettivo di crescita a 12 mesi: Per calcolare il potenziale di crescita del portafoglio abbiamo considerato il target medio assegnato ai dieci titoli dai principali broker e analisti internazionali per i prossimi 6-12 mesi. Secondo questi parametri, Top Dividend offre complessivamente un potenziale di crescita a 12 mesi escluso dividendi pari a +32,9% dai livelli attuali. Sommando i dividendi previsti, pari ad un ulteriore 9,1% annuo, il rendimento obiettivo sale a +42%. I target potenziali degli analisti sono pubblicati a scopo informativo e per un maggiore approfondimento da parte dei nostri lettori, ma non vengono considerati nella costruzione del portafoglio. La nostra selezione dei titoli si basa principalmente sul dividendo. Il titolo con il maggiore potenziale di crescita per questo mese secondo gli analisti è PASSA AL LIVELLO 2, con un target a 12 mesi pari a +81,5%. Il giudizio medio dei broker sul titoli del portafoglio è pari a 2,3 in una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). I dieci titoli offrono in media un dividendo lordo pari al 9,1% annuo, con un range oscillante tra il 15,1% del titolo a maggiore dividendo e il 3,3% del titolo con il minore dividendo.

Azione: Sulla base dei dividendi, tutti i dieci titoli selezionati lo scorso mese rimangono confermati per il mese in corso e sono da mantenere in portafoglio senza variazioni fino a martedì 19 gennaio 2016, data del prossimo aggiornamento mensile.

Per coloro che ancora non possiedono tutti i titoli, o che iniziano a costruire un nuovo portafoglio, acquistare oggi in apertura di mercato Usa un controvalore pari ad un decimo per ciascuna posizione indicata in tabella.

Analizziamo ora nel dettaglio uno dei dieci componenti del nuovo portafoglio Top Dividend in vigore da oggi:

Dividendo 5,7% e 32 anni consecutivi di incrementi della cedola

Descrizione del business: Fondata nel 1983 ed oltre 250.000 dipendenti, questa società fornisce una vasta gamma di servizi di telecomunicazioni ai consumatori privati e imprese negli Stati Uniti e a livello internazionale. Il suo segmento Wireless offre servizi di telefonia mobile voce, dati, e messaggi di testo, suddivisi tra servizi di telefonia locale, a lunga percorrenza e roaming. Questo comparto, attraverso un network di negozi di proprietà, agenti e tramite negozi al dettaglio di terze parti, vende telefoni cellulari, computer abilitati in modalità wireless, chiavette per dati wireless,  accessori, custodie, dispositivi hands-free, batterie, caricabatterie ed altri elementi per la telefonia mobile. Attualmente la società serve oltre 120 milioni di abbonati wireless. Il suo segmento Wireline fornisce servizi dati, linee commutate e dedicate, accessi ADSL a Internet, servizi di rete aziendali, locali, ed interstatali, servizi di web-hosting, servizi voce locali e a lunga distanza. Questo comparto gestisce circa 9 milioni di linee per i clienti privati, 9 milioni di linee per il commercio al dettaglio, e 2 milioni di linee per l'ingrosso. La società mantiene relazioni strategiche con alcune della maggiori società internazionali di software, per fornire ai propri clienti e alle aziende un livello adeguato di sicurezza della rete e relativa gestione delle minacce informatiche. Stiamo parlando di AT&T, quotata sul Nyse con simbolo T e codice Isin US00206R1023.

Giudizio degli analisti e valutazioni: Attualmente il titolo offre multipli interessanti in borsa, con un price earning contenuto, pari a 11,8 volte gli utili attesi per il 2016 e una lunga storia di ben 32 anni di crescite consecutive dei dividendi. Il giudizio medio dei 21 analisti e broker che seguono il titolo è pari a 1,8 (BUY) su una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell), e questo fattore, unito al ricco dividendo del 5,7% annuo suddiviso in rate trimestrali, riconferma il titolo in portafoglio anche per questo mese. Al fine di garantire una adeguata diversificazione del portafoglio, raccomandiamo ai nostri lettori di acquistare questo titolo esclusivamente in abbinamento con gli altri nove titoli indicati nella tabella.

Buone performance e Buone Feste a tutti!

Paolo Crociato

Con soli 19,99 euro mensili. a mezzo Visa o Mastercard, o tramite bonifico bancario è possibile rimanere sempre aggiornati su tutte le ultime raccomandazioni dei migliori analisti e Guru internazionali. L'abbonamento è libero e può essere sospeso anche dopo il primo mese. Ad un costo di 66 centesimi al giorno, e meno di un qualsiasi quotidiano, gli iscritti al secondo livello ricevono tutti i martedì i portafogli, i consigli e le raccomandazioni di un pannello tra i maggiori esperti internazionali, che negli ultimi 50 anni hanno già dimostrato le loro capacità di battere il mercato con qualsiasi andamento, accumulando e creando ricchezza per i loro clienti. Il nostro sistema, dopo una breve registrazione, permette di effettuare il pagamento on line con tutte le principali carte di credito, incluso le prepagate. In pochi minuti, dopo l'attivazione, gli iscritti ricevono una mail di benvenuto con i codici di accesso al servizio per l'area riservata.

clicca qui per abbonarti anche per un solo mese: http://www.strategyinvestor.com/amember/signup.php?price_group=1

Regola base: disciplina di investimento

Noi consideriamo lo stile "value classico" come un metodo disciplinato, conservativo e di buon senso. Investire "value" è a nostro avviso il modo migliore per approcciare il mercato nel lungo termine. (London Market Research Ltd)


Acquistiamo gli stessi titoli dei grandi Analisti - Monitoraggio costante della performance

Ogni settimana monitoriamo le performance dei migliori Guru e analisti mondiali, presenti nella principali classifiche internazionali di rating, privilegiando per i nostri portafogli i titoli contenuti nei modelli che hanno ottenuto i maggiori risultati nel medio lungo periodo. Nella tabella qui sotto sono evidenziati alcuni dei grandi portafogli internazionali a cui si ispira il nostro report:

modello di portafoglio
data partenza
data conteggio
performance annua
performance compessiva
numero anni
Berkshire Hathaway - Warren Buffet
01/01/1962
07/10/2015
20.8%
2653233%
53.8
Fidelity Magellan Fund
02/05/1963
06/10/2015
16.0%
237553%
52.5
Mutual Shares Fund
01/07/1949
06/10/2015
12.4%
237880%
66.3
Templeton Growth Fund
29/11/1954
06/10/2015
12.0%
100854%
60.9
Pioneer Fund
01/03/1928
31/08/2015
11.8%
1757469%
87.6
Fidelity Fund
30/04/1930
06/10/2015
9.9%
329915%
85.5
Putnam Investor Fund
01/12/1925
06/10/2015
9.2%
277633%
89.9
MFS Massachusetts Investors Trust
15/07/1924
30/09/2015
9.0%
269367%
91.3

Disclaimer: LMR nell' esercizio della sua attività esprime opinioni, pareri e considerazioni sui mercati che non possono in alcun modo essere considerati come raccomandazioni di acquisto o vendita di titoli, di valute o di operazioni immobiliari. LMR prepara le analisi, gli studi e gli elaborati sulla base di informazioni provenienti da fonti indipendenti e ritenute autorevoli. Non vi e' comunque alcuna garanzia che le previsioni contenute negli elaborati si verifichino puntualmente. LMR non si assume quindi alcuna responsabilità su eventuali perdite derivanti da acquisti o vendite effettuati dalla clientela a seguito della lettura e interpretazione degli elaborati di volta in volta allestiti. Tali reports devono quindi essere utilizzati dalla clientela unicamente come mezzo per l' ampliamento delle proprie conoscenze nei diversi settori considerati. Per cancellare la propria adesione al secondo livello inviare una email a info@strategyinvestor.com con una richiesta in tal senso